Da che mondo è mondo ha sempre sicuramente affascinato sapere che tipo di
carattere si abbia e abbiano coloro che ci sono vicini, tant'è vero che sono
molti gli studi e gli scritti al riguardo. Propongo dunque qui, e di ciò ho
accennato negli articoli di maggio 2015, una descrizione dei tipi psicologici
desunta dalla teoria dell'Enneagramma. Delinearne i tratti non sarà, né breve,
né agevole da scrivere, vuoi per il tempo che manca, vuoi per il carattere
tecnico che spesso caratterizza i lavori degli studiosi da cui traggo le
informazioni. Ma sicuramente sarà interessante e istruttivo .. Vicino a noi e vivo .. Attuale! .. Così come
dovrebbe essere secondo me il tenore che ispira la cultura e la ricerca.
Le origini del Tipo 1, ovvero il Perfezionista
I futuri adulti di
questo tipo hanno di solito genitori Perfezionisti che in quanto tali si
attengono rigidamente a un codice etico
elevato e pretendono che i loro pargoli facciano altrettanto. Oppure, afferma Naranjo[1] : << .. Un padre Sei dotato di un eccessivo senso del dovere .. >>, nonché una madre :
<< .. Troppo accomodante .. >>, ( tipo 6 o 9 ) che tradisce :
<< .. Il bambino, perché il suo bisogno di assecondare un compagno
troppo esigente è più grande del bisogno di schierarsi dalla parte del figlio.
.. >>.
Si tratta dunque di
piccoli la cui naturale esuberanza viene mortificata a tutto vantaggio
dell’assunzione di un comportamento responsabile, educato, privo di frivolezza
o cedimenti, con spiccata tendenza alla pulizia, all’ordine e via discorrendo.
L’adozione di una
simile condotta tuttavia non induce questi avi, che sono tutto fuorché
amorevoli, a premiare i buoni risultati dei loro piccoli con manifestazioni
affettuose o concessioni ai loro desideri, bensì con una riduzione proporzionale
della disapprovazione e con l’accettazione del soggetto ( Non è un caso che la
Palmer dica di un simile genitore : << .. Esigeva molto senza premiare ..
>>, e considerava la virtù come : << .. Premio a se stessa ..
>>.
Non è molto ma i
giovani non possono aspettarsi di più da tipi freddi e duri come quelli e
quindi non resta loro che superare lo sconcerto suscitato dal senso
d’inferiorità causato appunto del vedersi giudicati inadeguati e puniti come
tali, cercando di divenire inappuntabili. Ne consegue che :
a )
l’insoddisfazione suscitata dal sentirsi valutati malamente e trattati di
conseguenza, genera loro una tal rabbia, vuoi verso di sé, vuoi verso gli
altri, che li determina a migliorarsi, e questo anche se cercano di non
manifestarla apertamente, in quanto atto moralmente reprensibile;
b ) il voler essere
all’altezza delle aspettative dei genitori li costringono a un’
autodisciplina e a una rinuncia tale dei
piaceri della vita da renderli sordamente ostili verso i loro critici e più in
generale verso i “ difetti “ altrui ( non possono fare diversamente visto che
inibiscono le incivili manifestazioni rabbiose ). Così facendo, spiega la
Palmer, alla lunga sostituiscono : << .. Il piacere della ricompensa ..
>>, con il : << .. Piacere dell’autocontrollo .. >>;
c ) dato che
genitori tutt’altro che teneri e affettuosi ne hanno spietatamente criticato le
manchevolezze e li hanno trattato con spregio, i piccoli imparano che per
cambiare la propria sorte non serve conquistarne l’amore bensì essere nel
giusto. Ciò fa si, afferma Naranjo[4]
: che il loro : << .. Bisogno di tenerezza .. >>, venga : <<
.. Rimosso .. >>, e rimanga : << .. Latente .. >>;
d ) il voler
diventare a tutti i costi irreprensibili li porta ad acquisire pian piano il
gusto per la competizione e poi per il virtuosismo. Obiettivo, quest’ultimo,
che acquista il sapore di una rivalsa rancorosa, vuoi nei confronti di chi li
ha sempre denigrati, vuoi verso chi non è all’altezza della situazione.
Raggiunta infatti quella che ritengono essere la perfezione, da un lato
pretendono la considerazione dei diffamatori, dall’altro, supportati dalla
propria visione di come ci si debba comportare eticamente, criticano
gl’incoerenti e cercano di obbligarli a fare quel che devono;
e ) questi tipi sono più frequente fra le donne. Il punto
di vista dei loro severi educatori per altro, che viene fatto rispettare con
così tanta forza ed energia, viene visto dai futuri perfezionisti come un
modello di coerenza e virtù da seguire. Tenderanno così, spiega Naranjo[5]
a : << .. Voler far propria la
personalità stacanovista e perfezionista di uno dei genitori. .. >>.
Claudio Naranjo, Carattere
e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
Claudio Naranjo, Carattere
e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
Claudio Naranjo, Carattere
e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
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