Essere giovani / è effetto
del caso / e dilegua come nebbia. Rimanere giovani / è molto di più, / è
un'arte di pochi.
GOETHE
Caro Emanuele,
sei giunto alla maggiore età.
Quel traguardo oltre al quale si comincia a fare cose da grandi come guidare
l'auto, lavorare, farsi una famiglia.
E' dunque un momento importante e
sebbene io condivida la tua gioia ciò, che ti porterà a distaccarti sempre più
da noi, m'immalinconisce come quel personaggio di ANDREA CAMILLERI che ( ne la
" BIOGRAFIA DEL FIGLIO CAMBIATO
" ), dice :
« I figlioli vengono, non perché
lei li voglia, ma perché debbono venire; e si pigliano la vita; non solo la
loro, ma anche la nostra si pigliano. Questa è la verità. E siamo noi per loro;
mica loro per noi. E quand'hanno vent'anni .. Ma pensi un pò, sono tali e quali
eravamo io e lei quand'avevamo vent'anni. C'era nostra madre; c'era nostro
padre; ma c'erano anche tant'altre cose, i vizi, la ragazza, le cravatte nuove,
le illusioni, le sigarette .. ».
Ma basta con discorsi malinconici
in questo giorno che è tutto incentrato su di te e dev'essere festoso ..
.. Però alcune cose, da nonna
apprensiva, te le voglio ancora dire prima che tu inizi questo nuovo viaggio..
.. Nulla di particolare, bada
bene, ma come quando magari ti porgo la sciarpa e il giubbotto perché stai per
uscire da casa mia e ti chiedo di stare attento alle macchine, ai brutti
incontri e di fare il bravo, così adesso, prima che tu spicchi il “ volo “,
vorrei farti ancora qualche raccomandazione ..
Già! perché, visto che ormai sei
quasi pronto per farti una vita tua, al riguardo vorrei dirti che in " INSCIALLAH ", ORIANA FALLACI
spiega a chi si chieda se esiste la formula della vita :
« .. Le risponderò dunque con una
frase straordinaria che mi capitò di udire mentre guardavo con occhi distratti
il brano di un film. Straordinaria, si. Così straordinaria che mi piacerebbe
sapere se si trattava di un famoso aforisma uscito dalla mente di un grande
filosofo oppure d'una semplice battuta uscita dalla penna d'uno sceneggiatore
geniale. Eccola : " La vita non è un problema da risolvere. E' un mistero
da vivere ". Lo è, caro amico, lo è. Credo che nessuno possa sostenere il
contrario. Quindi la formula esiste. Sta in una parola. Una semplice parola che
qui si pronuncia ad ogni pretesto, che non promette nulla, che spiega tutto, e
che in ogni caso aiuta : " Insciallah ". Come Dio vuole, come a Dio
piace, " Insciallah " .. ».
La parola " Insciallah
", ovvero come a Dio piace, riassume perfettamente la potenza della natura
e/o di Dio che ci può dare e togliere la vita a suo imprescindibile volere ma
ciò non toglie che si debba affrontare questo nostro meraviglioso viaggio il
più positivamente possibile perché, rubando le parole a W. SOMERSET MAUGHAM :
« La vita ha questo di strano :
che se non vuoi accettare altro che il meglio, molto spesso riesci a
procurartelo ».
Nella vita dunque non guasta
l'ottimismo, né il ritagliarsi spazi piacevoli per sé e per i propri cari, così
come ANDREA G. PINKETTS ne : " IL
CONTO DELL'ULTIMA CENA " fa dire al protagonista :
« Ponzai un pò e le consegnai il
taccuino arricchito dalla mia dedica : " A Sue Ellen, perché si goda
questa vita in cui, al contrario dei telefilm, non ci sono repliche. Lazzaro
Santandrea " ».
Perché sia possibile tuttavia
cavarsi queste e altre soddisfazioni è indubbiamente necessario riguardarsi
così come ricorda GRAZIA DELEDDA ne " LA
VIA DEL MALE " :
« Ah, Pietro, Pietro, che bella
cosa la salute, che bella cosa la gioventù! Non sciupartele, sai; tienile bene,
come si tiene una moneta dentro la cintura ».
Non solo. Per vivere bene è pure
necessario produrre più beni e alimenti di quanti ne occorrano per la propria
sopravvivenza e ciò comporta operare bene e senza risparmio facendo « .. Quel
che potete, con ciò che avete, dove siete » ( THEODORE ROOSEVELT ).
Nonché migliorarsi magari
seguendo il consiglio di Eleanor Roosevelt, un'amica che STACI KEITH nel suo :
" COME FARLA IMPAZZIRE A LETTO
" dice affermasse :
« " Devi fare la cosa che
pensi di non riuscire a fare ", e se riuscirai a vivere secondo questo
imperativo, Marv, non ci sarà più nulla che ti potrà fermare ».
Si tratta alla fin fine di fare
buon uso della propria intelligenza, uso che è mirabilmente riassunto da
ALEKSANDR SOLZENICYN in " DIVISIONE
CANCRO " quando scrive che :
« Kostoglotov ricordava sempre le
parole del nonno prediletto : " L'imbecille vuol insegnare, l'uomo
intelligente vuole imparare " ».
Ricorda ancora, come dice CARLO
JEAN e GIULIO TREMONTI in " GUERRE
STELLARI " che :
« Un partner è rispettato se è
efficiente e non costituisce un peso morto per gli altri. ».
Noi del resto siamo per gli altri
e stiamo con gli altri in quanto animali socievoli ma ciò nonostante non ti
fidare ciecamente del prossimo. Stai attento infatti al trasandato con l'aria
da delinquente e non ti rassicurare nemmeno alla vista di un tipo impeccabile,
o troppo ciarliero o disponibile. A volte sono proprio costoro i più
pericolosi, in quanto cercano di coglierti di sorpresa o di manipolarti.
Cerca dunque amici sinceri e con
loro comportati lealmente ma perché tu possa sentirti pieno e realizzato, ama i
tuoi cari. Dice al riguardo ORIANA FALLACI in" INSCIALLAH " :
« L'amicizia è un ripiego
effìmero, artificioso e spesso menzognero. Non aspettarti mai dall'amicizia i
miracoli che l'amore produce, gli amici non possono sostituire l'amore. Non
possono strappare alla solitudine, riempire il vuoto, offrire quel tipo di
compagnia. Hanno la propria vita, gli amici, i propri amori. Sono un'entità
indipendente, estranea, una presenza transitoria e soprattutto priva di
obblighi. Riescono a essere amici dei tuoi nemici, gli amici. Vanno e vengono
quando gli pare o gli serve, e si dimenticano facilmente di te : non te ne sei
accorto? Oh, andando promettono montagne. Magari in buona fede. " Conta su
di me ", " rivolgiti a me ", " chiama me ". Però se li
chiami, nella maggior parte dei casi non li trovi. Se li trovi, hanno qualche
impegno inderogabile e non vengono. Se vengono, al posto delle montagne ti
portano una manciata di ghiaia : gli avanzi, le briciole di sé stessi. E tu fai
la medesima cosa con loro.
No, a me non basta l'amicizia. Io
ho bisogno d'amore. Ho bisogno di amare e d'essere amata con gli obblighi
dell'amore, le scomodità dell'amore, le assolutezze e le tirannie dell'amore :
l'amore del coro e dell'anima ».
Osserva tutto questo Emanuele e
diverrai un grande uomo, il migliore che potessi aspettarmi.
La nonna.