a ) Il dito più lungo, ovvero il
dito medio
Nonostante la
posizione nella mano lo renda meno mobile del pollice e dell’indice, il medio è il dito più lungo degli altri e
nell’immaginario collettivo simbolizza l’organo sessuale maschile eretto.
Non è un caso
che già gli autori classici romani nei loro scritti ne facciano menzione definendolo
digitus impudicus ( dito indecente ).
L’imperatore Caligola del resto, lo offriva eretto ai sudditi quando questi
dovevano fargli il baciamano e la cosa ovviamente non era un complimento : significava
che per lui non contavano nulla.
b ) I gesti con il dito medio
Negli USA
anche se comunque si tratta di un gesto così noto da venir adoperato un po’ in
tutto il mondo, presentare il dito medio
rigido mentre lo si spinge verso l’alto con le altre dita piegate a simboleggiare
i testicoli è un insulto piuttosto pesante. Facendo ciò infatti si augura
all’interlocutore di non essere posseduto amorevolmente e spesso nel retro,
coito più doloroso e giudicato soventemente umiliante.
Nei Paesi
Latini del Mediterraneo è invece in voga una variante del gesto precedente : qui il dito medio è sempre presentato rigido
mentre lo si spinge verso l’alto con le
altre dita piegate a simboleggiare i testicoli. Ma intanto che si alza il
braccio a presentare per benino il dito, l’altra mano batte nell’incavo
dell’arto già impegnato a stendere in alto se stesso e il dito in modo da
rendere il tutto più plateale, violento e quindi offensivo.
Sebbene non
sappia quanto questo gesto sia ancora usato, sembra che in Punjab alzare e abbassare il dito medio teso
stia a significare che l’interlocutore parla molto e muove la lingua come un
serpente : non si ha dunque a che fare con un personaggio buono ma con una
persona velenosa.
In Arabia
Saudita succhiarsi il medio, poi
ritrarlo mantenendolo eretto davanti a un altro uomo è un grave insulto
riferito alle donne della sua famiglia. Non ci vuole molto a comprendere
infatti che quel dito eretto rappresenta un pene e che si sottintende che le
donne dell’altro lo cerchino con un accanimento tale da essere disponibili pure
con estranei.
Sempre in
Arabia Saudita pare sia in uso unire i
palmi delle mani, le dita piegate tranne i due medi che sono ritti e si toccano
in punta. Con ciò si vuole far intendere di aver giaciuto con la “ tale “,
o, nel migliore dei casi, fare riferimento ai genitali femminili.
Ancora in
Arabia Saudita può capitare di vedere una persona rivolgere a un altro il medio tenuto piegato con il pollice, mentre le
altre dita sono tese. Questo gesto, a differenza degli altri, non è da
ritenersi un insulto bensì una minaccia. Se si viene da Paesi Occidentali
tuttavia può venir confuso con l’OK americano che è un segnale amichevole e
quindi può far prendere allo straniero lucciole per lanterne.
Pure in Libano
e in Siria non scherzano come fantasia e se in quelle zone uno batte il pugno contro il palmo della mano facendo scattare in
avanti il dito medio, accompagnando la cosa con un rumore secco, non vuole
fare un complimento ma indicare che augura all’altro di diventare oggetto di un
atto sessuale violento o comunque di uno stupro.
In Egitto non
è neppure un complimento rivolgere il
palmo della mano verso l’alto, le dita tese e il medio piegato in modo da rimanere
in posizione eretta. Anche in questo caso, nonostante la mano non compia
alcun movimento, il medio simboleggia il pene e rivolgerla a un terzo significa
augurargli una penetrazione dolorosa e umiliante.
Eguale
significato ha il gesto, in uso nei Paesi Arabi, di rivolgere all’odiata
persona il palmo rivolto verso il basso, le dita tese tranne il medio che è piegato,
la mano che compie dei movimenti ritmici verso il basso.
In Russia è
egualmente spregiativo piegare con
l’indice di una mano il medio dell’altra. Secondo Desmond Morris ( vedi
bibliografia ), la cosa da quelle parti viene chiamata “ Ispezione sotto la
coda del gatto “.
c ) Riferimenti bibliografici
Anna
Guglielmi, Il linguaggio segreto del
corpo, Casale Monferrato, II Edizione 2000, Edizioni Piemme S.p.A.
Samy Molcho, Il linguaggi del corpo, Como I997, Lyra Libri
Desmond Morris, I gesti nel mondo, Milano
1995, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A