E’ insensibile ai bisogni altrui, rinvia l’azione e prova un forte senso di
vuoto
Secondo Naranjo il trattenere nel senso più generico del termine comporta,
oltre all’avarizia vera e propria del 5 : << .. Caratteristiche quali la
mancanza di generosità in fatto di denaro, la mancanza di energia e di tempo e
anche una certa malvagità con la sua implicazione d’insensibilità ai bisogni
altrui .. >>.
Tipico del “ trattenersi “ è anche : << .. Un
aggrapparsi ai contenuti della mente, come a voler elaborare o spremere fino
all’ultima goccia il senso delle cose : una caratteristica che si traduce in
un tipico muoversi a sbalzi della
funzione mentale, una forma sottile di rigidità che milita contro l’apertura
dell’individuo agli stimoli dell’ambiente e a quanto emerge di volta in volta.
.. >>.
Del resto è proprio perché il 5 si “ trattiene “ e quindi
non ha, né energie, né è generoso, che : << .. Esprime la sua preferenza
all’autosufficienza che fa affidamento sulle proprie risorse .. >>. Scelta
che è : << .. Conseguenza di una
visione pessimistica .. >>, della vita dove egli dispera : << .. Di
ricevere cure e protezione e di avere la forza di chiedere o prendere ciò di
cui si ha bisogno .. >> ).
Secondo
Naranjo è tipico del 5 rinviare l’azione e questo in quanto :
a ) <<
.. L’azione richiede un entusiasmo .. >>, che il 5 non ha visto che
reprime l’insorgere dei sentimenti;
b ) <<
.. Agire significa mostrare in qualche modo il proprio sé al mondo .. >>,
e questo è inconcepibile per l’avaro, che vuole invece tenerlo nascosto (
tant’è vero che : << .. Inibirà anche la propria attività e, anziché
sviluppare una gestualità e un’iniziativa spontanee, strutturerà un controllo
eccessivo .. >> );
c ) << .. Il desiderio di fare si abbassa ..
>>, quando il desiderio di entrare in rapporto con gli altri è scarso ..
>>;
d ) visto : <<
.. Che il tipo Cinque percepisce i bisogni .. >>, propri e : << ..
Altrui come vincolanti .. >>, evita l’azione ( chiusura passivo-aggressiva
), in quanto desidera : << .. Sabotare le richieste proprie e degli altri.
.. >>.
L’autore parla
dell’esistenza di una negatività nel 5
che si manifesta quando : << .. Qualsiasi cosa l’individuo scelga di fare
per un desiderio autentico, una volta assunta la forma di progetto,
rischia di diventare un “ dovrei “, da cui traspare la perdita di
motivazione dovuta a una ribellione interna. .. >>.
Rohr ed Ebert[3],
dicono che : << .. L'esperienza primaria di molti cinque è stata una sorta di vuoto. .. >>. Alcuni, proseguono gli autori, hanno : << .. “ Saputo “ fin da quando
si trovavano nel ventre materno .. >>, di non essere desiderati. Ci sono 5 invece : << .. Che hanno avuto
dei genitori psichicamente o fisicamente invadenti o che sono cresciuti in ambienti
molto ristretti. Il loro mondo interiore era l'unico luogo libero nel quale si
potevano muovere indisturbati. Alcuni hanno vissuto ciò che apparentemente è il
contrario : hanno ricevuto poca tenerezza e accoglienza da piccoli. Così le
loro stesse capacità di esprimere sentimenti o di manifestarli fisicamente sono
rimaste poco sviluppate. Sentono in sé un vuoto abissale. La mancanza di
sicurezza, la sensazione di essere senza patria e la solitudine possono
condurre il tipo cinque a
rintanarsi in se stesso come un animale che in pericolo di vita si finge
morto.
Da qui il
raccogliere ciò : << .. Che possono nella speranza di riempire il vuoto
interiore. ( .. ) La passione collezionistica del cinque si dirige spesso su
pensieri, idee, sapere, silenzio e spazio. Ma ci sono anche dei cinque la cui
mania di possesso si è realizzata e che possono accatastare le cose più
curiose : libri, francobolli, tappi di bottiglia, vecchi giornali, resti di
stoffa, tappi di tubetti di dentifricio, confezioni del latte. .. >>.
Secondo
Naranjo l’esperienza del 5 :
<< .. E’ impoverita .. >>, a causa del : << .. Senso di
sterilità, di svuotamento e di assenza di significato .. >>, che
accompagna l’evitamento : << .. Di rapporti, di sentimenti e di fare. ..
>>. Da ciò il suo compensare : << .. L’impoverimento del sentimento
e della vita attiva ricorrendo alla vita intellettuale. .. >>, ( <<
.. “ Insufficienza ontica “ .. >> ).
Il sentirsi
svuotato, affermano Beesing, Nogosek e O’Leary, stimola il 5 a cercare
di capire tutto : << .. Prescindendo dal fatto che venga o no trasmesso
agli altri. .. >>. Dunque : << .. Accumulano e conservano
gelosamente le loro fonti di conoscenza. .. >>; cosa che per altro,
affermano i Chabreuil[6], lo rende pure un buon ascoltatore perché :
<< .. Pensa di non conoscere a fondo il tema che viene affrontato e teme
di fare la figura dell'ignorante ( che per lui è sinonimo di imbecille ) ..
>>.
Maria Beesing
– Robert J. Nogosek - Patrick H. O’ Leary, L’Enneagramma, Cinisello Balsamo
1996, San Paolo Edizioni