L’esser stato fatto sentire “ sbagliato “ossessiona il Tipo 1 Perfezionista
a fare bene
Il non essere mai stato accettato per quel che era
genera nel piccolo, ovviamente, un senso d'inferiorità che, nonostante
controbatta per sentirsi a posto ottenendo spesso risultati lusinghieri, lo
accompagnerà per tutta la vita. Ovviamente i successi ottenuti zittiranno i
morsi più dolorosi dell’insoddisfazione di sé ma non appena gli sembrerà di
essersi comportato da meno che " sublimemente ", la sensazione
d'essere inadeguato si risveglierà facendolo star male.
Sono due quindi gl'ingredienti fondamentali che
amalgamandosi generano il carattere del nostro Perfezionista. Tanto per
cominciare infatti, deve esistere un clima pressoché costante di critica del
naturale modo di porsi del giovane e in secondo luogo la continua incitazione a
superare un tale stato adottando una condotta irreprensibile.
Il bimbo quindi è obbligato a reagire e non può
farlo, se vuole ottenere uno stato di temporanea degnazione da parte dei
grandi, se non cercando di soddisfare le richieste genitoriali.
Del resto, l’insoddisfazione di sé causata dal
sentirsi sempre svalutato, così come il pressing esercitato dagli avi per far
si ch’egli diventi una persona per bene, lo rende rabbioso, sia verso sé in
quanto inadeguato, sia verso gli altri, così critici, pretenziosi, severi. Ed è
proprio l’energia scaturita da questo forte
risentimento a indurlo a cercare di rivalersi con tutte le proprie forze,
abbandonando quei comportamenti che lo rendono così esecrabile.
In che modo? Grazie al meccanismo di difesa della
formazione reattiva, scrive Naranjo[1], il Perfezionista attua una :
<< .. Operazione mentale attraverso cui l’energia psicologica della
rabbia viene trasformata in pulsione ossessiva .. >>, che elimina ogni
forma di : << .. Auto indulgenza .. >>, verso pulsioni vietate o
comunque criticabili.
L’autore tuttavia non crede che la formazione reattiva consista solo, come
sostiene Freud, nel sostituire qualcosa di disdicevole o disgustoso tipo il
seguire l’istinto a sporcarsi durante la fase sadico-anale con il suo opposto, ovvero trasformando quella pulsione in una eccessiva
preoccupazione per la pulizia.
Per costui infatti, il Perfezionista,
compiendo il bene, si distrae : << .. Dalla consapevolezza della presenza
di certi impulsi ricorrendo ad attività
opposte. Anche nel caso in cui
un’azione moralmente approvata non serva a distrarre la persona dalla
consapevolezza della sessualità e della ribellione irosa, possiamo dire che l’intento
è quello, vale a dire compiere azioni che adempiano alla funzione di mantenere
le emozioni allo stato inconscio. .. >>.
Manifestare apertamente la rabbia a
esempio, non è cosa moralmente buona dato ch’essa spinge il soggetto ad azioni
aggressive che possono andare dall’intimidazione alla prevaricazione, fino alla
tortura e all’uccisione o mutilazione dell’altro. Ma il suo uso appare
giustificato se chi ne fa uso sembri mosso da esigenze legittime.
Quindi, nonostante che le critiche e
l’autocritica generino rabbia che porta a un maggior autocontrollo affinché il
tipo possa esserne meno oggetto, il consentire di esprimerla a favore di una
giusta causa fa si che non sia facile riconoscerla come energia distruttiva.
Ecco perché il perfezionista cerca di
rimuovere il proprio grande senso d’inferiorità canalizzando la rabbia in
competitività volta a risultare il migliore.
Il tipo tuttavia spesso confonde il comportamento
impeccabile che ha adottato con la virtù in sé, che per l'uomo è
irraggiungibile e ciò probabilmente lo fa sentire autorizzato ad esigere che
tutti si adeguino alla sua condotta.
Anzi, dato che il suo irriducibile senso di non
valere fa si ch’egli tenga in massimo conto il rispetto del prossimo piuttosto
della sua ammirazione, che di solito è pretesa
da chi sia convinto di valere, egli, spiega Naranjo[2], cerca di far prevalere a tutti i modi : << ..
Una specie di modus vivendi che, in segreto, ha pattuito con la vita. Essendo
egli stesso leale, giusto osservante dei doveri, ha diritto a un trattamento
leale da parte altrui e dell’esistenza in genere. .. >>.
Concludiamo il paragrafo ricordando come
la rabbia dunque, appaia, nel caso del nostro Tipo, 1 un efficace strumento per
ottenere amore, sia eliminando ogni desiderio che non appaia lecito ( in modo
da divenirne degno ), sia aumentando la resistenza alla frustrazione che da ciò ne deriva.
Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
Claudio
Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio. L’autore qui cita quanto
scritto da K. Horney nel suo Nevrosi e sviluppo della personalità, Roma 1981,
Astrolabio
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