Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

martedì 22 marzo 2016

Il Tipo 3 dell'Enneagramma, detto anche Imprenditore : secondo paragrafo

Orientato al successo


Mentre il Donatore cerca di legare a sé persone di valore, vuoi per mezzo delle capacità seduttive, vuoi offrendo sfacciatamente il proprio aiuto, il Tipo Imprenditore vuole diventare il punto di riferimento del proprio “ gruppo “ grazie al successo raggiunto e al mantenimento di una forma eccellente.
Pensandola così si deve presupporre che si reputi pari agli altri e quindi ritenga di avere lo stesso diritto del prossimo a ottenere ciò che vuole. Da qui la sicurezza ( accentuata per altro dalle sue notevoli risorse ), quindi l’allegria che gl’incerti non possono avere e il non farsi scrupoli di adoperare mezzi poco ortodossi.
Del resto, volendo diventare la persona più ammirata della sua cerchia, fa suoi i valori che quei membri osannano, sia che li senta veramente propri, sia che lo faccia per convenienza, ovverossia per essere dapprima accettato dal gruppo e poi per conquistarlo. 
Ciò lo connota dunque come avente propensione a ingannare ma la cosa non gli crea rimorsi in quanto è convinto che tutti mentano per interesse. Il bello è che non dice bugie solo per ottenere vantaggi ma arriva al punto di credere veramente che quanto afferma sia vero ( e questo è un modo per azzerare gli scrupoli che potrebbero incrinare la sua determinazione ), mentre a volte mente pure per nascondere le proprie debolezze in modo che gli avversari non possano approfittarsene.
Fa di tutto poi per celare la propria slealtà, cosa che potrebbe inimicargli la gente.
Visto che la sua esperienza di vita e l’educazione ricevuta lo portano a pensare che l’amore e l’ammirazione ottenibili dagli altri non dipendono dalla persona in sé ma dai risultati positivi ottenuti, ne discende ancora che si ha a che fare innanzitutto con un tipo altamente competitivo, la cui vocazione a primeggiare lo rende privo di riguardi per gli altri fino a giungere alla spietatezza. Ciò, oltre a far si che non si periti a dire fandonie, lo connota pure come calunniatore, dedito all’autopromozione e in genere a qualsiasi pratica lo aiuti ad avere la meglio sugli avversari.
E’ ovvio inoltre che il voler primeggiare lo induca ad essere efficiente al massimo grado ( cosa che per altro gli causa una grandissima ansia e tensione ), nonché a controllare gli altri usando una certa prepotenza.
Secondo Naranjo[1] del resto, ciò è tipico : << .. Del comportamento di certi genitori nei confronti dei figli; non di rado li soffocano di consigli non richiesti e con la pretesa che facciano le cose a modo loro ( anche quando sarebbe più giusto che i figli scegliessero da  soli .. >> ).
Per l’autore poi il 3 non è sempre orientato : << .. Al conseguimento di risul­tati materiali. Alcune volte il successo non è cercato attraverso la perfor­mance ma attraverso l'attrattiva sessuale. Il successo che interessa il sotto­tipo sessuale è il sex-appeal e la bellezza più che il denaro e il prestigio. Ciò non significa che in questa sua ricerca sia meno competitivo di un ma­nager rispetto al suo lavoro .. >>.
Interessanti poi sono i chiarimenti che dà la Fumagalli[2] sulla personalità del nostro tipo. L’autrice infatti scrive che per il 3 non è : << .. Concepibile che un obiettivo non possa essere raggiunto : è solo una questione di impegno, lavoro. Organizzazione e competenza. .. >>.
Non ritiene poi : << ..  Che tutto gli sia dovuto : sa che per ottenere buoni risultati è importante lavora­re sodo; così, se sorge un problema, non si ritira in un angolo a meditare .. >>, e a disperarsi ma : << .. Si rimbocca le maniche e studia una soluzione.  .. >>.
Il 3 inoltre : << .. Non ha paura di provare strade nuove e ha voglia d’imparare .. >>, prosegue l’autrice, e lo fa a scuola perché non apprende : << .. Dalle persone .. >>, ( di cui non si fida ) o : << .. Dalle emozioni .. >>, ( che reprime ), ma : << .. Dalle cose .. >>.
Le sue soluzioni poi : << .. Sono eccessivamente improntate al “ concreto “ e tengono in scarso conto i sentimenti di chi gli sta vicino .. >>. Di norma però : << .. Sono efficaci. .. >>.
Sempre la scrittrice spiega che il 3 : << .. Considera l’emotività un pericolo : può distrar­re, rendere inefficienti, mandare all'aria un'organizzazione perfetta. Anche l'emotività degli altri può creargli problemi : ho visto un TRE, in perfetta buona fede, cercare di impe­dire alla madre di piangere dopo la morte del marito. .. >>.
Convinto che il fine giustifichi i mezzi è : << .. Molto duro con chi considera inefficiente o incapace .. >>. Disprezza infine : << .. I perdenti e gli emarginati perché li ritiene ( .. )  responsabili del loro fallimento. .. >>.






[1] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[2] Teresa Fumagalli, Enneagramma in pratica, Colognola ai Colli  1998, Demetra

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