Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

lunedì 19 ottobre 2015

Il Tipo 2 dell'Enneagramma, detto anche Donatore : primo paragrafo

Le origini


Il tipo due, definito spesso donatore o aiutante, è soventemente di sesso femminile e comunque, uomo o donna che sia, è solitamente di bell’aspetto. E’ infatti risaputo che i bei lineamenti ingenerano nell’interlocutore simpatia, tenerezza, affetto ed è logico supporre che bambini già naturalmente affascinanti abbiano ben presto capito che accentuando la propria amabilità e gioiosità potevano ottenere di più dagli adulti che li circondavano.
Genitori gioviali dunque, preferiranno e quindi indurranno implicitamente i piccoli a essere vivaci; con parenti più sensuali diverranno vezzosi ( Naranjo[1] si dice convinto che il 2 : << .. Sia prima di tutto un seduttore .. >>, ovvero uno che ama piacere e che, a differenza di quanto diceva Freud, solo : << .. In via secondaria quella seduzione venga caricata di eros. .. >>. ). Adulti fragili spingeranno i giovani a esser loro d’aiuto mentre avi poco presenti li vedranno impegnati a rendersi indispensabili e amorevoli per venire accettati.
Ovvio il tornaconto : affetto, amore, protezione. Nei casi più fortunati l’essere il preferito di casa comporterà il diventare così viziato da disobbedire i genitori perché il farlo : << ..  Mi procurava un'enorme attenzione di tipo possessivo da parte di mio padre, che mi faceva sentire dav­vero importante. .. >>[2].
In circostanze meno propizie invece, ovvero con parenti malati o scostanti, il diventare la “ donnina di casa “ o il fare “ la brava bambina “ implicherà un così grande impegno fisico ed emotivo da venire avvertito come gravoso e successivamente far nascere istinti di ribellione.
Si ha dunque a che fare con un bimbo il cui : << .. Precoce adatta­mento ai bisogni degli altri .. >>[3], e : << .. L’assumere pose un po’ teatrali .. >>, per : << .. Attirare su di sé l’attenzione .. >>,[4] lo gratificano dell’amore altrui. In situazioni meno propizie ne otterrà la benevolenza e nel peggiore dei casi la sua  sopportazione.
Acquisito un simile abito mentale, da grande non potrà che riproporlo ogni qual volta entri in contatto con qualcuno, sebbene esso risulti “ rivisitato e corretto “ sulla base delle proprie esperienze.




[1] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[2] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[3] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[4] Andrea Rognoni, L’Enneagramma,  Milano, 1997,  De Vecchi

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