Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

mercoledì 28 ottobre 2015

Il Tipo 2 dell'Enneagramma, detto anche Donatore : secondo paragrafo

E’ un emotivo che vuole piacere ma la sua generosità non è disinteressata.


Il fatto che il nostro Donatore sfrutti il suo fascino per accattivarsi la simpatia e l’affetto dei genitori e più in generale degli adulti sensibili alle sue carinerie ( invece di coltivare la forza e l’autonomia in sé ), fa si che la sua sicurezza e l’autostima non dipendano dai risultati della propria creatività o capacità professionale, bensì dalla quantità di rassicurante intimità che riesce a instaurare.
Non è un caso infatti, spiegano Baron e Wagele[1], che non essendo al centro dei suoi interessi la cura di capacità analitiche, organizzative e decisionali particolari, rifiuti i complimenti pensando di non averli meritati, si sminuisca d’importanza e contraccambi generosamente i favori.
Così come non stupisce il fatto che, non sentendosi sicuro nel campo del problem solving e vista l’attenzione accordata alla conquista dei favori del prossimo più intrigante, cosa che peraltro lo fa andare  “ in tilt “ nel caso che quello mostri disinteresse o disapprovazione, tenda a essere, scrive Naranjo[2] : << .. Cordiale, servizievole, sensibile, comprensivo .. >>.
Tutto ciò, ovvero la dipendenza del suo benessere interiore dallo sfruttamento e dal perfezionamento della seduttività ispirata dal bell’aspetto e dal modo di fare gradevole al fine d’instaurare con il prossimo una rassicurante complicità, lo connota come un emotivo.
Anzi, dice Naranjo[3] : << .. Il più emotivo di tutti i tipi .. >>, dato che il suo temperamento : << .. riflette una disattivazione e svalutazione dell’intelletto al servizio del predominio dell’emozione – che a sua volta serve segretamente la volontà -, che la si chiami passione o ardore, capriccio, insistenza o semplicemente desiderio. .. >>.
Si ha dunque a che fare con un tipo che non intende affermarsi sulla pelle degli altri, cosa per cui peraltro non è attrezzato, bensì “ legandoli a sé “ compiacendoli e divenendo loro indispensabili. Quando vi riesce la sua autostima sale alle stelle mentre qualunque segnale meno che buono l’intacca decidendolo immediatamente a ripristinare la “ vicinanza “ interrotta.
Alla luce di tutto ciò gli autori definiscono il nostro Donatore un seduttivo che, secondo Naranjo[4], nel caso sia donna, cerca di diventare la : << .. Prediletta dal padre .. >>, per dimenticare la : << .. Frustrazione .. >>, derivante : << .. Dall’esperienza di “ relativo “ rifiuto da parte della madre .. >>.
Sempre l’autore[5] ricorda che se è vero però che il 2 : << .. Prospera quand’è indispensabile, perché in questo modo riceve conferme come persona .. >>, è altrettanto vero che non è detto che cerchi di diventarlo “ soccorrendo “ ( che è più tipico di un’altra personalità, ovvero il 9 ). Al nostro tipo infatti è più congeniale dare : << .. “ Appoggio emotivo “ .. >>, tant’è vero che,  adottando : << .. Uno stile infantilmente subordinato ma ingannevole .. >>, e spesso : << .. Contemporaneamente tenero e aggressivo  .. >>, questa personalità : << .. E’ meglio descritta dalla parola “ amante “, più che soccorritore “ .. >>.
Se da piccolo del resto, il cercare di entrare nelle grazie dei genitori lo rassicura emotivamente e lo avvantaggia affettivamente e materialmente poiché il genitore che lo preferisce sarà sicuramente più generoso con lui che con altri, col passare degli anni e delle complicazioni della vita le attenzioni del nostro 2 saranno rivolte ad ammaliare persone che contano e che quindi contraccambino le sue gentilezze aiutandolo concretamente.
I Donatori dunque adottano una strategia adescatoria[6], dove la generosità non è disinteressata ma sottintende una contropartita. Offrendo aiuto infatti il 2 confonde l’umiliazione causata dal non essere in grado di provvedere a sé autonomamente e trae motivo di orgoglio per le profferte e la stima che gli si dimostra.
Non è un caso quindi che la Palmer[7], affermi : << .. Se i risultati tar­dano, c'è una buona dose di recriminazione  .. >>, per indurre i debitori a restituirgli al più presto il piacere.
Il nostro Donatore pertanto non può avere tutta quella capacità di amore per il prossimo che sbandiera. Solo che non può convenirne perché, come dice Naranjo[8] : << .. Sennò dovrebbe ammettere che in realtà cerca qualcuno che gli dedichi la propria vita senza ricevere gran ché in cambio .. >>.
L’offrire aiuto del resto, spiega ancora la Palmer [9],  agisce : << .. A livello inconscio .. >>. Ecco perché :
a ) << .. Molti 2 dicono di non accorgersi quando scivolano in sentimenti di fusione con un’altra persona, e che non sono consapevoli che l’abitudine a presentare le qualità desiderabili per l’altro è dichiaratamente e apertamente seduttiva .. >>;
b ) << .. Se la manovra di seduzione è inconscia, i Due possono incorrere nell’accusa di offerta sfacciata da parte di chi ne subisce la forte proposta sessuale. In questo caso la reazione è difensiva : " Non ho fatto niente per sedurre, non ho detto niente di scorretto. Ho agito in piena innocenza ".  E possono anche crederci, perché non sono consapevoli della forza con cui le loro trasformazioni interiori si trasmettono agli altri. Un Due in­consapevole può mettere in mostra la biancheria intima e portare il di­scorso su temi erotici senza rendersi conto di mandare espliciti segnali sessuali per ottenere conferma alla sua attrattività e gradevolezza. .. >>.
<< .. La sindrome della mamma è una delle tante strategie inconsce del dare per avere. Un’altra strategia consiste nel presentare agli altri aspetti differenti di sé, come nel caso della ' santa e della puttana ', tanto per le donne nei confronti degli uomini che viceversa. Un'altra tattica del dare per avere è evidente nella sfacciata offerta sessuale di alcuni Due. .. >>.

 




[1] Renee Baron ed Elizabeth Wagele, L’Enneagramma facile facile, Cinisello Balsamo 1996, Edizioni San Paolo s.r.l.
[2] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[3] Claudio Naranjo, L’ego patriarcale, Milano 2009, Urra – Apogeo S.r.l.
[4] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[5] Claudio Naranjo, Gli Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini Editore
[6] Klausbernd Vollmar scrive ne : Il segreto dell’Enneagramma, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena ( FC ), 1999 : << .. Molte fans disposte a offrirsi ai loro beniamini sono dei 2 poiché questo tipo è sessualmente attratto da coloro che detengono potere. .. >>
[7] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma, 1996, Astrolabio
[8] Claudio Naranjo, Gli Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini Editore
[9] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma, 1996, Astrolabio

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