a ) Tanto per rilassarsi un poco
.. Si erano fatte le cinque del
mattino, era inutile toccare il letto. Si fece una doccia lunghissima, si rasò,
si vestì, s'assittò sulla panca della verandina a taliàre il mare che arrisaccava a lento, come un calmo respiro. Si era fatta una napoletana da quattro : ogni
tanto si susìva, andava in cucina,
riempiva la tazza, tornava ad assittarsi.
Era contento per il suo amico
Calòrio ..
Da : “ UN MESE CON MONTALBANO “ di ANDREA
CAMILLERI
b ) Ma ne siamo proprio sicuri?
La tesi che le posizioni da noi preferite
per indurre il sonno non siano frutto della casualità è avvalorata da tanto di
studi. Lo sostiene a esempio Chris
Idzikowski, direttore dello Sleep Assessment and Advisory Service (Servizio
di consulenza e valutazione del sonno) di Londra e docente all’Università del
Surrey, che ha studiato il sonno di circa 1000 connazionali. Dalle sue ricerche
emergerebbe tra l’altro che addormentarsi
sul lato destro favorirebbe un sonno ristoratore e tranquillo mentre chi preferisce quello sinistro andrebbe
maggiormente incontro a incubi o sonni agitati. Lo stesso professore su Sleep and Hypnosis affermerebbe che il
modo in cui ci si addormenta influenza lo stato emotivo dei nostri sogni.
Stress, ansia, caffè e sigarette, sempre a
suo avviso, contribuirebbero a far
soffrire di mioclonie notturne,
ovvero brusche contrazioni muscolari agli arti inferiori accompagnate spesso
dalla sensazione di cadere e da un improvviso risveglio. Stesse cause, a cui
poi si deve aggiungere la presenza di traumi emotivi, starebbero alla base del
PLMD (Periodic Limb Moving Disorder ),
ovvero la contrazione alle gambe con estensione dell’alluce e con una parziale flessione
delle anche o delle ginocchia.
Non credo comunque che sia facile
arrivare a conclusioni incontestabili e questo proprio in quanto mi è parso
di capire che in alcuni casi chi scrive sull’argomento si mantiene sulle
generali. Detto ciò “ tiremm innanz! “.
c ) Le posizioni assunte durante il sonno e le relazioni col carattere
Anche
se ricordarlo può sembrare banale risvegliarsi abbracciati produce
sensazioni molto belle e sicuramente rafforza la convinzione d’essere
innamorati.
Molto
simile è il dormire coricato su un fianco e con un braccio allungato
verso il partner, posizione che rivela un atteggiamento aperto al dialogo e
protettivo, un interessamento serio, tenero e responsabile.
Un partner che dorma rannicchiato
nel letto e dalla parte opposta alla nostra può essere una persona che ha bisogno di spazio
per non sentirsi invaso o comunque che non gradisca molto l’esperienza provata.
I maschi preferiscono generalmente dormire
vicino alla porta
e la cosa si spiega con il loro ruolo ancestrale di difensori del nucleo familiare.
Il mettersi vicino all’ingresso infatti dà l’impressione di voler far da scudo
col proprio corpo davanti a eventuali aggressori e il tutto a beneficio della
propria compagna e dei figli che dormono nella stanza.
Lo stare a pancia in giù, la testa sotto il
cuscino che è cinto dalle braccia, viene associato a persone estroverse e soddisfatte, a volte
addirittura sfacciate, che però sono permalose e suscettibili. Si tratterebbe
poi di soggetti che non amano sorprese e forti emozioni e quindi tenderebbero a
voler controllare gli eventi.
A me
consta però che si tratti di una posizione non particolarmente comoda. La
respirazione infatti è ostacolata dal fatto che bocca, petto e naso sono
schiacciati dal peso del corpo. Il cuscino sul capo del resto aumenta l’umidità
e la temperatura della zona e ciò fa si che il preferirla ad altre posture
implichi, nella maggior parte dei casi, un tale desiderio di sfuggire la realtà
da trovare comoda una posizione che in realtà non lo è. Potrebbe preferirla chi
vorrebbe dormire ma è così irritato dalle voci e dai rumori ambientali da “
lasciarseli alle spalle “, oppure da un soggetto ( spesso un bambino o un
anziano ), che abbia comunque paura del buio e s’illuda che nascondendosi
possa evitare i pericoli che la notte e la
sua immaginazione comportano.
C’è chi preferisce dormire
rannicchiato, piegandosi e alzando le ginocchia ( posizione fetale
), come se volesse abbracciarsi. In questo modo il ventre risulta
protetto e comunque si offre ai potenziali aggressori una minore superficie
corporea. E’ una probabile conseguenza di rapporti infantili conflittuali e
pare che sia più accentuata nelle donne che, notoriamente, sono preda di
maggiori ansietà legate alle sfera sessuale ( quali la gratificazione emotiva
ed erotica in un rapporto che le vede soggetto passivo ), e hanno quindi anche
più probabilità di sentirsi insoddisfatte. Il soggetto che l’assuma
abitualmente è perciò insicuro e inibito e ha certamente bisogno di maggiori
attenzioni affinché si “ lasci andare “. Spesso questo signore stringe forte
il cuscino a sé o si avvolge fra le lenzuola e le coperte tirandosele fin
sopra la testa anche
se in questo caso il fatto rivela
una maggiore tendenza a manifestare tratti
capricciosi.
Altra questione è quella di chi, prima di
dormire si rimbocca con cura le coperte.
Si comporta in tal modo chi risulta essere così “ chiuso “ e timido da parere
senza energia e vitalità
La
Birkenbihl ( vedi bibliografia ) distingue poi una posizione semifetale,
che si differenzierebbe dalla precedente perché l’individuo tiene le ginocchia
meno piegate. Pare che una simile postura sia preferita da persone meno
disadattate e quindi più equilibrate.
Dorme
a pancia in su con le braccia stese lungo i fianchi, le gambe dritte e la
testa leggermente piegata di lato una persona
calma, riflessiva e riservata.
Chi dorme invece sulla schiena
con gambe e braccia larghe manifesta fiducia e soddisfazione. E’ infatti una
posizione dove l’individuo tende a occupare più spazio ( gambe e braccia larghe
), e dà prova di sicurezza lasciando il vulnerabile ventre in bella vista.
Solitamente un tipo siffatto ama dormire poco coperto e molte volte ha i piedi
fuori. Si tratta di una persona impetuosa e disordinata,
espansiva, socievole e disponibile all'ascolto.
Tenere comunque le braccia sopra la testa o
all’altezza delle spalle indica una persona sicura di sé e attiva, che sa
controllarsi e si conosce bene. Il non rimboccare le coperte è segno di
indipendenza e dinamismo, propri di chi ha una forte personalità e ama
comandare.
Chi dorme sulla schiena con le braccia affiancate al
tronco
e le gambe dritte è solitamente calmo e riservato. La confusione lo irrita e
pretende molto sia da se che dagli altri.
Se si tende ad addormentarsi sul fianco, le braccia
lungo i fianchi e le gambe unite come se si fosse sugli attenti, dovrebbe avere una
natura accomodante, estroversa e fiduciosa. In genere al mattino si tende a
svegliarsi nella stessa posizione, con le lenzuola e le coperte piuttosto in
ordine.
Sembra che preferisca dormire di fianco con le braccia
perpendicolari al corpo, talvolta poste sotto il cuscino, una persona
aperta ma anche sospettosa e cinica. Lenta nel decidere ma irremovibile una
volta che l’abbia presa.
Pare
che chi dorma senza cuscino sia una
persona sobria, essenziale e organizzata. Non ammette debolezze e non cerca di
piacere: desidera essere accettata per quello che è.
Chi
invece preferisce farlo appoggiando la
testa sopra a grossi e morbidi guanciali è piuttosto pigro, e dà importanza
al benessere materiale e al lusso.
Riposare con la testa
rialzata da due cuscini denota una persona
vivace, energica, indipendente.
d ) Riferimenti bibliografici
Vera F. Birkenbihl, Segnali
del corpo, Milano 1998, Franco Angeli srl.
Giovanni
Chimirri, I gesti che seducono,
Milano I998, Giovanni De Vecchi Editore
Anna
Guglielmi, Il linguaggio segreto del
corpo, Casale Monferrato, II Edizione 2000, Edizioni Piemme S.p.A.
Giuseppe Maffeis, Guida pratica – Il linguaggio del corpo,
Milano 2011, Edizioni Riza S. p. A.
Desmond
Morris, L’uomo e i suoi gesti,
Milano, V edizione 1987, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.
Marco Pacori, I segreti del linguaggio del corpo,
Milano 2010, Sperling & Kupfer S.p.A.
Allan
& Barbara Pease, Perché gli uomini
.. Perché le donne .. La bibbia del vivere in due, Milano 2006, RCS Libri S. p. A.
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