E’ malinconico, fantastica e tende a esprimersi artisticamente.
La Palmer sostiene che i 4
descrivono la malinconia : << .. Come uno stato d’animo molto attraente
.. >>, che, generando : << .. Un’atmosfera di dolce rimpianto ..
>>, funge : << .. Da rifugio emotivo alla perdita e al dolore. ..
>>. A differenza di quando è
depresso e quindi è praticamente annichilito, il 4 malinconico compensa :
<< .. La tristezza per l’amore perduto con la prefigurazione romantica
del compagno ideale che arriverà in un futuro. .. >>.
E’ come se
sentisse, dunque, che il presente è : << .. Soltanto una prova per la
realtà che verrà quando il mio “ Io autentico sarà risvegliato dall’amore “ ..
>>, e ciò la rende una sorta di dolce mestizia che : << .. Innalza
un perdente abbandonato alla posizione di un personaggio dotato di sensibilità
unica e straordinaria .. >>, teso verso : << .. Cose
irraggiungibili o impossibili. .. >>.
Non è un caso pertanto,
trattandosi di una personalità complessa dove una tristezza acuta convive con
la speranza di rifarsi divenendo affascinante, che il Romantico - Tragico
affermi : << .. Di preferire la ricchezza della malinconia alla felicità
delle persone comuni. .. >>.
Sempre secondo
l’autrice i 4, che disperando di sé e dell’amore degli altri sono sommersi dal
: << .. Dolore .. >>, tendono a : << .. Ingigantire le
emozioni .. >>, e a cercare sollievo nel fantasticare su : << ..
Come ci sentiremmo se fossimo totalmente e profondamente amati. .. >>.
Il fatto è che
: << .. L'abitudine a ingigantire inconsciamente le sensazioni fa
perdere i sentimenti reali in favore della loro intensità. L'accesso ai
sentimenti reali è bloccato e il Quattro si identifica con l'amplificazione
emotiva prodotta dall'eccitamento dell'emozione. .. >>.
Tutto ciò li
fa lamentare che : << .. Gli altri li giudicano troppo intensi ..
>>, e li costringono a : << .. Nascondere le emozioni che sarebbero
ritenute eccessive. .. >>.
Il fatto poi ch’egli
soffra e cada preda di malinconia e disperazione e che questo quindi lo lasci
alla mercé dei propri sbalzi umorali, gli fa riconoscere ciò che conta
veramente nella vita, ossia la felicità e la stabilità emotiva che ci donano l’amore
e l’avere rapporti leali e sinceri col prossimo Tutto questo, spiega la Palmer,
creerebbe una : << .. Tensione interna che trova il suo senso nell’atto
creativo. .. >>.
Non è un caso
perciò che spesso arte e dolore siano interconnessi inducendo a dare un'immagine
drammatica di sé .. >>. Tant’è vero che : << .. Il rapporto tra
deprivazione ed espressione artistica è antico come la figura dell’artista che
muore di fame in una soffitta piuttosto che prostituire la propria creatività
al profitto. .. >>.
<< .. Il
senso di perdita .. >>, del 4 inoltre : << .. Differenzia dalla massa;
rende tragici, diversi, speciali perché sentiamo più intensamente degli altri
.. >>. Questo stato ha un suo fascino e il nostro uomo lo incrementa,
vuoi acquisendo raffinatezza, vuoi a mettendo il sentimento sopra di tutto,
vuoi vedendo nell’arte il luogo dove : << .. La perfezione estetica si
incontra con la verità e l’amore .. >>, e forma le vestigia : << ..
Di una spiritualità superiore. .. >>.
Non solo. Il
rifugiarsi nei sogni e il vivere : << .. In un mondo irreale, di cui
l’inconscio è protagonista .. >>, lo avvicina comunque all’arte poiché in
entrambi i casi la realtà viene trasposta in un’altra dimensione. .. >>. Lo
stesso accade, afferma Naranjo, idealizzando e trasformando : << .. Il dolore
attraverso l’arte .. >>, poiché così facendo esso diventa : << ..
Un elemento della bellezza .. >>.
Li spinge
verso l’arte, precisano Beesing, Nogosek e O’Leary, l’aver pure maturato :
<< .. Un innato senso dell’espressione simbolica .. >>. Cosa che
gli permette : << .. Di andare al di là del significato letterale delle
parole .. >>, e che, manifestandosi nel modo di
abbellire l’ambiente, ha una evidente valenza estetico-artistica.
Secondo Rohr
ed Ebert[5]
: << .. I tipi quattro strutturano la propria vita come un'opera d'arte. Il
vestiario, l'architettura d'interni, gli hobby, il giro di amicizie e le
abitudini sono organizzati l'uno in relazione all’altro in un modo che spesso
pare casuale ma in realtà è bene inscenato. ( .. ) Espressione classica di
questo atteggiamento è ciò che si chiama bohème o ambiente di artisti : musica melanconica, fiori mezzo
appassiti, ad esempio rose e lillà ( sull'affinità del tipo quattro con la
morte e la caducità si dovrà ancora parlare ), bastoncini d’incenso, candele,
il diario accanto al letto. .. >>.
Altre loro
peculiarità artistiche, scrivono Baron e Wagele[6], sono : << .. Il seguire gli eventi
musicali, artistici e letterari. Amano curiosare nelle librerie, fare acquisti
nelle boutiques e andare alla ricerca di
vestiti originali o di oggetti rari. .. >>. Ciò seppur non sia detto :
<< .. Che abbia anche buon gusto .. >>, soprattutto quando
ricerca l’originalità estrema ( e questo, scrive la Palmer[8], perché spesso confonde :
<< .. La coazione all'originalità .. >>, con la : << .. Raffinatezza
di gusto .. >> ).
Ancora Rohr ed
Ebert[9]
raccontano che il nostro tipo idealizza : << .. Le masse .. >>, seppure : << .. Dall’alto di
una torre d’avorio .. >>, e : << .. Quanto maggiori sono i dolori e
la depressione tanto più creativi possono diventare. .. >>. Tant’è vero
che il piacere che essi provano soffrendo, viene evocato e descritto in
innumerevoli riflessioni di letterati “ romantici “ .. >>. Senza contare
poi che : << .. Sono attratti dalla morte forse perché è l'ultimo
lamento e il desiderio definitivo, oppure perché solo la morte può eternare la
bellezza. .. >>.
Per Naranjo è infine possibile
che il 4 : << .. Apprezzi le bellezze dell’arte per le melanconiche
associazioni che possono dar luogo. .. >>. A volte perciò si : <<
.. Metterà all’ascolto di una musica toccante per crogiolarsi nel suo dolore
dolceamaro o per rinfocolare voluttuosamente qualche vecchia ( o recente )
ferita... >>.
Helen Palmer, L’Enneagramma,
Roma 1996, Astrolabio
Andrea Rognoni, L’Enneagramma,
Milano 1997, De Vecchi
Claudio Naranjo, Carattere
e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
Maria Beesing – Robert J. Nogosek - Patrick H. O’ Leary, L’Enneagramma, Cinisello Balsamo 1996,
San Paolo Edizioni
Richard Rohr e Andreas Ebert, Scoprire l’Enneagramma, Cinisello Balsamo 1993, San Paolo Edizioni
Helen Palmer, L’Enneagramma,
Roma 1996, Astrolabio
Richard Rohr e Andreas Ebert, Scoprire l’Enneagramma, Cinisello Balsamo 1993, San Paolo Edizioni
Claudio Naranjo, Carattere
e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio. L’autore qui cita quanto scritto da
Catherine Coulter in Portraits oh
Homeopathic Medicines, north Atlantic Books, Berkeley 1986
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