Allan
& Barbara Pease, nel loro libro intitolato : “Perché gli uomini .. Perché le donne .. La bibbia del vivere in due ( edito nel 2006 a Milano da RCS Libri S. p. A.); sostengono che
per gli uomini è molto importante il viso di una donna. Per costoro bello fa il
paio con infantile ( e una volta che al maschio ne piaccia uno è già a tre
quarti dell’infatuazione indipendentemente dalla esuberanza delle altre forme
). Tratti del genere infatti suscitano forti reazioni paterne nel cervello
maschile e soprattutto il desiderio irresistibile di toccare, abbracciare e
proteggere.
Per le
donne
è diverso, l’armonia del corpo di un
uomo è più importante di quella del suo viso. Non è un caso che spesso pugili dai volti deturpati da cicatrici
attirino donne bellissime.
Del resto sembrerebbe quasi che ciò che
scrive MICHAEL CONNELLY ne : “ L’OMBRA
DEL COYOTE “, ricalchi proprio quanto affermato da Allan & Barbara Pease :
<< .. Sedeva dritta, con le gambe
accavallate, e la sua schiena oscillava insieme al suono del sassofono. Con il
viso rivolto verso l’alto, i capelli castani che lo incorniciavano e le labbra
socchiuse, sembrava un angelo. Bosch pensò che era piuttosto bella, così persa
nella solennità della musica. Si rese conto che ciò che vedeva sul volto della
ragazza era quello che avrebbe visto un uomo innamorato. Quella faccia così
bella l’avrebbe sempre protetta. Qualunque cosa avesse fatto o le avessero
fatto, la sua faccia sarebbe stato il suo biglietto da visita, le avrebbe
aperto tutte le porte.
Un po’ diverso e senz’altro più
filosofico il concetto di bellezza che VICTOR
HUGO esprime ne : " I
MISERABILI " circa un suo personaggio : << .. Possedeva il
duplice aspetto della bellezza, lo stile e il ritmo; lo stile è la forma
dell'ideale, il ritmo ne è il movimento .. >>. Si tratta di una bellezza
comunque che sembra derivare più dall’educazione che dall’avvenenza fisica, Non
è un caso che la descriva come conseguenza dell’acquisizione di un andamento
ritmico conseguenza di uno stile ideale adottato.
Diverso è il discorso che GRAZIA DELEDDA, ne " LA VIA DEL MALE
" fa dire alla protagonista al proprio figlio : << Ah, Pietro,
Pietro, che bella cosa la salute, che bella cosa la gioventù! Non sciupartele, sai; tienile bene, come si tiene
una moneta dentro la cintura >>. L’autrice qui non è interessata alla
bellezza fisica ma a quella della gioventù e della salute, che comunque
sicuramente incidono notevolmente sulla presenza e quindi sull’appetibilità del
soggetto.
Beh : un commento un po’ più acrimonioso
verso la bellezza fatto da chi in questo senso è stato meno fortunato. Lo
troviamo ne : “ LA PASSIONE DEL SUO
TEMPO “ di JOHN LE CARRÉ.
<< .. Voi belli siete esentati dai
momenti difficili della vita, vero? Questo vorrei dirle. Non dovete fare tanti
sforzi, eh? Potete starvene seduti a
giudicare la vita, invece di esserne giudicati. .. >>
Sappiamo tutti che la bellezza umana con
il tempo passa. Non deve dunque sembrarci strano che qualcuno, un po’ più
avanti cogli anni abbia dei pensieri nostalgici relativi alla giovinezza e alla
sua bella avvenenza. Per questo riferiamo il ragionamento accorato della
protagonista riportata da FRANCIS SCOTT
FITZGERALD in : “ BELLI E DANNATI “ :
<< .. Quella strada la colpiva
stranamente : come una volta la colpiva la 5° Avenue, ai tempi nei quali per la
placida fiducia procuratale dalla bellezza sapeva che tutto era suo, ogni
negozio e tutto ciò che vi era contenuto. .. >>
E ora un poco d’attenzione all’effetto
devastante che la bellezza può fare in una “ pellaccia “ maschile. Cominciamo
con ED
MC BAIN in : " UNA CARTUCCIA DI
TROPPO " :
<< .. Tre poliziotti trovavano difficile essere
duri con Amanda Pope perché Amanda era
talmente bella da togliere il fiato e la
bellezza femminile è in un certo senso legata alla fragilità e loro non
volevano correre il rischio di rompere, spezzare, o anche solo scalfire una cosa tanto delicata. ..
>>.
Ancora ED MC BAIN in : “ LUNGO VIAGGIO SENZA RITORNO “ racconta
:
<< .. Due uomini in uniforme
entrarono nella sala-agenti, andarono ai classificatori, li aprirono,
guardarono Helen Vale, poi si accostarono alla colonnina dell'acqua e bevvero
tre bicchieri a testa, senza staccare gli occhi dalla donna e dalle sue gambe
accavallate. Mentre i primi due stavano uscendo, ne arrivarono altri quattro.
Carella li guardò con espressione truce, ma loro assunsero un'aria molto
indaffarata : solo che nel raggio visivo
dei quattro l'unica cosa a fuoco era Helen Vale. >>.
Di nuovo ED MC BAIN in : " LA
BELLA E LA BESTIA " ci dice :
<< .. Lo seguii in una stanzetta
dove una donna piccola e grassoccia stava pettinando una bionda che riconobbi
come l'annunciatrice addetta alle notizie meteorologiche.
<< E' lei l'ospite? >>, mi
chiese la truccatrice.
<< Si >>, dissi.
<< Bisognerà ritoccare un pò il
contorno degli occhi e il segno della barba >>, disse guardandomi.
Non mi ero più rasato dalle 7 del
mattino, ora di Puerto Vallarta. Visto nello specchio tutto circondato da
lampadine elettriche sembravo Richard Nixon sul punto di rivolgersi alla
nazione.
<< Fatto, cara >> disse la
truccatrice e la bionda si protese verso lo specchio, sfiorò con un dito un
angolo della bocca come per togliere qualcosa d'invisibile, poi si alzò. Mi
sorrise nel passare e io immaginai che il giorno dopo avremmo avuto cielo
sereno. >>.
Eh, si! Mi piace Ed MC BAIN e quindi vi propongo anche il suo seguente pezzo tratto
da : " L'ASSASSINO HA LASCIATO
LA FIRMA " :
<< .. Era una bellissima donna,
anche se lui era restio ad ammetterlo. Steve non voleva vederla come una donna
fresca e desiderabile. Maledizione, cos'aveva quella stanza da dare a un uomo
la sensazione di soffocare? Si sentiva
come l'unico maschio su un'isola abitata da bellezze provocanti e circondata da
acque infestate dai pescecani. Da
quell'isola chiamata Amazzonia, non era possibile scappare, e le belle donne vi imperavano. ..>>
Ma anche JOHN LE CARRE’ non scherza. Vediamo cosa scrive ne : “ L’ONOREVOLE SCOLARO “
<< .. Voltando
il viso dall’altra parte, lei guardò oltre il parabrezza, con il viso
illuminato in pieno dal lampione in alto, e lui si chiese che impressione
doveva fare abitare in un così bel corpo, a viverci dentro 24 ore al giorno. ..
>>
Beh! Non tutte le belle donne mantengono
intatto il loro fascino sotto le intemperie della vita. E’ questo il caso che JAMES ELLROY descrive in : L.A. “ CONFIDENTIAL “ :
<< .. Breuning se ne andò
lisciandosi la camicia. Bud entrò nella stanzetta. Le puttane non erano niente
di speciale : una bionda ossigenata, una rossa all’hennè, troppo trucco e
troppo marciapiede alle spalle. .. >>
E ora, per finire in gloria, vediamo come
può venir considerata la bellezza da una nonna ovvero una donna che ha vissuto
e perduto lo smalto superficiale della sua capacità attrattiva ma che, se in
gamba, può averlo fissato in
riflessioni e un modo di vedere le cose veramente interessante. Di questa nonna
ne parla FEDERICO MOCCIA in : "AMORE 14 " e vediamo
ora nel dettaglio cosa dica davvero :
<< Bene. Vuole dire che è consapevole
di sé. E così è anche più bella. Perché la vera bellezza non sta nella taglia
o nella faccia che si ha. Ti ho mai raccontato cosa diceva Audrey Hepburn?
>>.
< No >>.
Nonna si alza e prende un libro dalla
mensola, uno di quelli belli, grandi, pieni di foto proprio di quell’attrice.
Si rimette a sedere e lo sfoglia.
<< Ecco qua .. ascolta >>,
nonna inizia a leggere con la sua voce ancora fermissima.
<< Per avere labbra attraenti,
pronuncia parole gentili. Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono
delle persone. Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con
l’affamato. Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con
le proprie dita una volta al giorno. Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano,
le troverai alla fine di entrambe le tue
braccia. Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per
aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri. La bellezza di una donna
aumenta con il passare degli anni. La bellezza di una donna non risiede
nell’estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima
.. >>.
Poi chiude il libro. Con una serenità
speciale, che mi piace tanto.
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