Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

mercoledì 4 ottobre 2017

Il Tipo 5 dell'Enneagramma, detto anche l'Osservatore : decimo pagagrafo

E’ un intellettuale presuntuoso e meditativo


Secondo la Palmer[1] : << .. Staccati dall’emotività e anelanti al contatto, i Cinque dedicano tempo e sforzi enormi per trovare .. >>, attraverso : << .. Uno specifico campo di conoscenze .. >>, il filo mentale che li ricolleghi alla loro umanità. .. >>. Spesso, dice Naranjo[2],  si è in presenza di : << .. Un intellettuale ( come in genere è tendenza di tutti gli introversi ) .. >>. La Palmer[3] è dello stesso avviso e al riguardo rincara:
a ) vede : << .. La sicurezza nel sapere in anticipo le cose .. >>;
b ) sente fortemente il bisogno di prepararsi : << ..  Alla vita .. >>, anche se, adoperando unicamente i suoi : << .. Strumenti cognitivi .. >>, non : << .. Si sente mai abbastanza pronto .. >>;
c ) addolcisce il senso d’isolamento conoscendo : << .. Il funzionamento dell’universo o i comportamenti dell’umanità .. >>.
Altrove Naranjo[4] spiega che il 5 cerca : << .. Una soddisfazione sostitutiva; ad esempio, sostituirà la vita con la lettura. .. >>. Preferisce poi : << .. L’attività di classificazione e di organizzazione .. >>, ed è attratto da ciò che è : << .. Sistematizzazione dell’esperienza. .. >>. Solo che tende : << .. A rimanere nelle astrazioni .. >>, e a informare circa i : << .. Risultati delle proprie percezioni mai il materiale grezzo .. >>.
Da tutto ciò, che è : << .. Collegato con la riservatezza del tipo .. >>, ne consegue che :
a ) << .. L’inibizione dei sentimenti e dell’azione, assieme all’importanza che questo individuo attribuisce alla conoscenza, dà luogo al suo essere un semplice testimone della vita, di cui è un osservatore distaccato anche se acuto .. >>, ed è ciò che lo fa parere più : << ..  Interessato a comprendere la vita che a viverla .. >>;
b ) per Karen Webb[5] i 5 confondono l’obiettività col distacco. Quest’ultimo infatti : << .. E’ un meccanismo di repressione che permette loro di negare il sincero interesse che provano nei confronti di oggetti o persone e la loro stessa avidità. .. >>. L’obiettività invece è : << .. Uno stato di consapevolezza di qualità superiore .. >>, che : << .. Dà adito ai sentimenti di esprimersi, alle esperienze e agli eventi di accadere secondo l’ordine naturale delle cose, .. >>;
c ) per Rohr ed Ebert[6] i 5 diffidano : << .. A trasformare il loro sapere in prassi .. >>, perché : << .. Hanno bisogno della sicurezza di aver veramente colto il quadro d'insieme prima di sentirsi matu­ri per un qualsiasi compito. Ma ciò non avviene mai; e così la loro carne non sfiora mai quella del mondo.  .. >>;
d ) essendo : << .. Acritico .. >>, sostiene Robert J. Nogosek[7], riesco : << ..  A individuare un lato comico in quasi tutte le situazioni. Il mio senso dell’umorismo può rivelarsi in qualsiasi momento. Riesco così a far ridere chi mi sta attorno e ad allentare la tensione. .. >>.
Per la Palmer[8] i 5 sono : << .. Fortemente attratti dai modelli e dai sistemi che spiegano i principi universali d’interazione, riguardanti soprattutto il comportamento umano. Attraverso la padronanza di un sistema ( la matematica, la psicanalisi, o l’enneagramma ), si formano uno schema mentale delle dinamiche dell’interazione, situandosi all’interno del sistema in modo emotivamente distaccato. .. >>.
Secondo Rognoni[9] il 5 ha : << .. La vocazione del detective .. >>, e questo in quanto per lui ogni cosa è : << .. Un indizio di un segreto, di una complicata trama esistenziale da svelare. .. >>. Analizza e cataloga poi pure : << ..  le avversità della propria vita ( malattie, contrattempi, sconfitte professionali, ecc. .. >>, e la cosa non è negativa perché lo aiuta : << .. A ridimensionare i problemi e a superarli. .. >>. Sa comunque : << .. Che la cataloga­zione del reale, di per sé, non garantisce la vera conoscenza. .. >>, e si sforza così : << .. Di arricchire il patrimonio nozionistico accumula­to grazie all'osservazione .. >>, con la lettura accanita e lo studio.
Tant’è vero che, sebbene non sempre svolga : << .. Un’attività di tipo intellettuale .. >>, riuscirà : << .. Sempre a riservare una larga parte del suo tempo alla lettura e allo studio. .. >>. E’ poi portato per la : << .. Matematica .. >>, la : << .. Fisica .. >>, e per la : << .. Filosofia .. >>. E’ pure attratto dalla linguistica perché, quale : << .. Prima forma di razionalizzazione della realtà .. >>, crede : << .. Sia stata inventata per comprendere meglio il reale. .. >>.
Il 5 evita : << .. Frasi fatte o espressioni poco nobili .. >>, parla : << .. In modo appropriato .. >>, e costruisce: << .. Sottili ( e talvolta divertenti ) giochi di parole. .. >>. L’interesse : << .. per la struttura linguistica lo spinge ad apprezzare, in un’opera letteraria, più l’aspetto formale che quello contenutistico. .. >>.
In amore : << .. Preferisce studiare l’oggetto del suo interesse con calma .. >>, piuttosto che : << .. Gettarsi a capofitto in una realtà che ancora non ha approfondito .. >>, e solo se la controparte : << .. Dimostra una certa affinità di gusti e di carattere, il tipo cinque si decide a creare un rapporto stabile .. >>, e a offrire : << .. Lealtà e affetto. .. >>.
Il 5, dice la Fumagalli[10], allenato fin da piccolo a : << .. Raccogliere una consistente quantità di dati .. >>, e a : << .. Costruire “ sistemi logici “ che funzionano perfettamente .. >>, si sente tranquillo solo : << .. Quando ha la sensazione di poter padroneggiare un argomento e di possedere il “ sapere “. .. >>.
Allorquando però raggiunge una tale sicurezza può : << .. Essere, insopportabilmente presuntuoso .. >>. La presuntuosità poi, affermano Baron e Wagele[11], gli rende difficile accettare di : << .. Vedere persone socialmente abili ma tecnicamente e intellettualmente mediocri, riuscire meglio. .. >>.
Helen Palmer[12] spiega che : << .. L’isolamento psichico .. >>, del 5 non è attuato solamente : << .. Ritirandosi nella privacy o innalzando muri emotivi .. >>, ma anche staccandosi : << .. Dai sentimenti per osservare .. >>, cosa che produce l’esperienza : << .. Che i meditanti conoscono come separazione tra l'oggetto dell'attenzione e l'osservatore interno. .. >>.
Situazioni stressanti come : << .. Ad esempio una persona invasiva o una forte pulsione sessuale .. >>, lo spingono : << .. A diven­tare osservatore .. >>, ovvero : << .. A separare l'attenzione dall'emozione provata nel momento. .. >>. Se non si comportasse in questo modo infatti, perderebbe : << .. La sua difesa, che consiste nel mantenere la mente e le emozioni separate .. >>, e : << .. Diverrebbe vulnerabile all'invasione altrui e alla consapevolezza dei propri desideri. .. >>.
E’ facendo così che : << .. Alcuni Cinque affermano di scendere in profondità dentro se stessi, in un punto dove non vi sono più emozioni. Altri dicono di prendere le distanze nascondendosi come dietro un muro o uno specchio unidireziona­le, oppure di spostare l'attenzione su un punto sicuro appena al di fuori dell'interazione in atto. Da questa posizione strategica possono osservare quello che accade senza farsi coinvolgere emotivamente .. >>.
Tutto questo non fa che predisporlo alla meditazione ( a esempio la : << .. Vipassana e lo zen .. >> ), dove è favorito il distacco e : << .. L'osservazione interiore che lascia andare i pensieri e le altre intrusioni nel vuoto mentale. .. >>. Solo che spesso il 5 : << .. Usa la meditazione per diventare sempre più immune alle emozioni .. >>, invece che : << .. Per diventare più consapevole di ciò che sente. .. >>.
Affinché il 5 dunque possa arricchire la personalità deve, allorquando si trovi : << ..  In uno stato mentale distaccato .. >>, lasciar : << .. Emergere sentimenti e impressioni .. >>. Non deve sentirsi minacciato : << .. Di cadere preda delle emozioni, nel senso di non riuscire più a lasciarle andare. .. >>.
Non è un caso che l’autrice ricordi che : << .. Il Buddha passò attraverso molti eventi della vita ordinaria prima di sedersi e comprendere la naturale va­cuità della mente. E’ vero che insegnava il distacco ma solo dopo aver gustato a piene mani la gioia e il dolore, solo dopo aver saziato i desideri fondamentali .. >>.
Secondo Naranjo[13] : << .. Ogni tratto della patologia caratteriale è una deformazione caricaturale di una qualità sana e come nell'Uno l'apprezzamento della perfezione di­venta perfezionismo e nel Due la libertà diventa ostinazione e licenziosità, nel Cinque troviamo un distacco nevrotico al posto di un vero non attacca­mento spirituale.
L'induismo, e le tradizioni orientali in genere, sono percorse dall'ideale del non attaccamento. Nella Bhagavad Gita viene descritto come " equani­mità di fronte al piacere e al dolore ". Ciò non significa che non ci sia piace­re, ma che c'è un centro che non oscilla assieme alle polarità dell'esperien­za : qualcosa di indeformabile, una stabilità della mente che consente all'e­sperienza di essere quello che è. Al contrario il non attaccamento nevroti­co, che culmina nel tipo Cinque, è una perdita di contatto. Non è vero non attaccamento, ma un evitamento del contatto e un fortissimo attaccamento ai propri stati interiori, e quindi un'intolleranza per le esperienze che po­trebbero prodursi attraverso il contatto.
È facile capire che il non attaccamento si adatta molto bene all'atteggia­mento scientifico, che richiede un'assenza di preconcetti; e poiché il Cinque accumula conoscenza, l'associazione tra questo tipo e le professioni scientifi­che va di pari passo con l'associazione tra il Quattro e l'amore per l'estetica. .. >>






[1] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[2] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[3] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[4] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[5] Karen Webb, I principi dell’ Enneagramma, Milano 1998, Gruppo Editoriale Armenia
[6] Richard Rohr e Andreas Ebert, Scoprire l’Enneagramma, Cinisello Balsamo 1993, San Paolo Edizioni
[7] Robert  J. Nogosek, Verso una nuova vita, Cinisello Balsamo 1997, San Paolo Edizioni
[8] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[9] Andrea Rognoni, L’Enneagramma, Milano 1997, De Vecchi
[10] Teresa Fumagalli, Enneagramma in pratica, Colognola ai Colli 1998, Demetra
[11] Renee Baron ed Elizabeth Wagele, L’Enneagramma facile facile, Cinisello Balsamo 1996, San Paolo Edizioni
[12] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[13] Claudio Naranjo, Gli Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini Editore

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