Secondo
Naranjo l’eccessiva docilità,
che il 5 vive come : << .. Senso di debolezza, vulnerabilità e anche
sensibilità al mondo delle persone e delle cose .. >>, e da cui si
difende con la : << .. Torpidezza emotiva .. >>, indica una sua
sottostante: << .. Ipersensibilità. .. >>. Questa, sebbene vada
ascritta ( assieme : << .. All’orientamento cognitivo, all’isolamento
dagli altri e all’introversione .. >> ), al : << .. Retroterra
cerebrotonico .. >>, del 5, può essere : << .. Interpretata in
parte come l’esito dell’esperienza di un dolore psicologico di cui solo per
metà egli è consapevole : il dolore della colpa, il dolore di una solitudine
non riconosciuta, il dolore del vuoto. .. >>.
Ciò fa si,
proprio perché la sofferenza e la sensazione di non valere abbassano : <<
.. La soglia del dolore che questo individuo può sopportare .. >>, che il
5 : << .. Gentile, tenero e inoffensivo nella misura in cui non
percepisce gli altri con uno scollamento autistico .. >>, manifesti :
<< .. Una gamma di comportamenti .. >>, che vanno : << ..
Dalla scarsa tolleranza al dolore fino alla paura del rifiuto. .. >>.
Altrove
Naranjo spiega che : <<
.. I tipi appartenenti alla parte
inferiore dell'enneagramma, il Quattro e il Cinque, sono quelli in cui è
maggiore la sofferenza mentre in termini generali i tipi che occupano la parte
superiore soffrono di meno. I Nove hanno, psicologicamente parlando, la pelle
spessa. La loro è una psicologia elefantina, una psicologia pachidermica.
Hanno imparato a portare i loro pesi e ad andare avanti senza lamentarsi. E’ un
sentimento diverso da quello dei Cinque che si rassegnano ma, pur non facendo
esplicite richieste, provano una profonda insoddisfazione. .. >>.
Secondo Naranjo il 5 è cerebrotonico,
cosa che implica : << .. Un’inibizione mediata, a livello cerebrale,
delle altre due funzioni primarie : la somatotonia e la viscerotonia. Essa
implica inoltre, o porta, a un atteggiamento di attenzione consapevole, e
quindi alla sostituzione dell'ideazione
simbolica con una reazione immediata e manifesta allo stimolo. A
quest’ultimo fenomeno si accompagnano le “ tragedie cerebrali “, o esitazione,
disorientamento e confusione, che sembrano i sottoprodotti di
un’iperstimolazione, senza dubbio conseguenza di un investimento “
esterocettivo “ squilibrato. .. >>.
Tutto ciò fa
si che il 5 sia connotato da : << .. 1 ) postura e movimento trattenuti,
rigidità; 2 ) reazioni fisiologiche
eccessive; 3 ) reazioni manifestamente veloci; 4 ) amore per l'intimità; 5 )
intensità mentale eccessiva, estrema vigilanza, apprensione; 6 ) riservatezza
di sentimenti, emotività trattenuta; 7 ) mobilità degli occhi e del volto molto
controllata; 8 ) sociofobia; 9 ) comportamento sociale inibito; 10 ) resistenza
alle consuetudini e scarsa capacità di seguire una procedura fissa; 11 )
agorafobia; 12 ) atteggiamenti imprevedibili; 13 ) trattiene il tono della voce
e si trattiene dal far rumore; 14 ) ipersensibilità al dolore; 15 ) sonno
scarso, affaticamento cronico; 16 ) concentrazione e aspetto giovanili; 17 )
dissociazione mentale verticale, introversione; 18 ) resistenza all'alcol e ai
sedativi; 19 ) bisogno di solitudine quando è angosciato; 20 ) orientamento
verso le ultime fasi della vita. .. >>.
Nogosek scrive : << ..
Quando mi trovo in una situazione nuova la mia preoccupazione principale è come
adeguarmici. Per farlo, ho bisogno di conoscerla nel suo insieme e
nell’interazione dei suoi singoli elementi. Tendo a mettermi nei panni delle
altre persone per capire la loro posizione. La mia attenzione si concentra
sulla posizione che gli altri occupano nel contesto generale e non su come si
relazionano con me. Così facendo cerco di mantenere il controllo. Senza aver
bisogno di suggerimenti altrui, mi affido alla mia percezione e alla mia
capacità di riflessione per comprendere la situazione nel suo insieme. Se penso
di andar bene, allora concludo che vado bene. Dopo ogni esperienza ripenso a
come mi sono comportato con gli altri e decido come comportarmi la prossima
volta che mi troverò nella stessa situazione.
( .. ) Il mio
problema consiste però nell’avere trascurato il mio centro dell’istinto, la mia
funzione istintiva. Ciò è evidente soprattutto nello sport, dove le reazioni
istintive sono fondamentali. Il mio uso del centro del pensiero nelle attività
sportive mi porta infatti ad avere reazioni lente e riflessive invece che
spontanee; ciò mi ha reso ad esempio impacciato ogni qual volta ho cercato di
giocare a pallone con gli altri. .. >>.
Naranjo spiega che si potrebbe
: << .. Usare il termine ' depressione ' per descrivere la povera vita
emotiva dei Cinque ma è una depressione asciutta, non umida. Non piangono
facilmente e sono apatici. In loro il pianto è un evento eccezionale ma la
depressione è costante, unitamente a una scarsa energia e a un'atmosfera
interiore desertica.
Ogni tipo ha
il suo inferno ma l'inferno del Cinque è più simile a un limbo in cui non
accade niente. Se il Quattro è teatrale, il Cinque è apatico. Ciò nonostante i
suoi rapporti affettivi possono essere molto intensi, perché il Cinque è
distante da tutti salvo che da se stesso. .. >>.
Claudio Naranjo, Gli
Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini
Editore
Claudio Naranjo, Gli
Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini
Editore
Nessun commento:
Posta un commento