Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

lunedì 21 settembre 2015

Il Tipo 1 dell'Enneagramma, detto anche Perfezionista :quattordicesimo paragrafo

Con gli altri : Rapporti di coppia


Visto che nell’infanzia l’amore era il premio per un comportamento corretto l’1 reprime l’inaccettabile eros autoimponendosi d’essere  caritatevole.[1]
Per Vollmar[2] ne consegue che in amore è : << .. Passivo .. >>, e devoto e secondo Rognoni[3] l’innata pudicizia gli fa preferire di : << .. Arrivare gradualmente all’intimità fisica col partner. .. >>. Non solo, spesso non si accorge di chi lo ama e va “ seguito “.
Secondo la Palmer[4] gli 1 temono che al  compagno dispiaccia qualcosa di sé e perciò : << .. Si avvicinano al rapporto con una tensione che nasce dalla  continua autosservazione nel tentativo di tenere nascosti i propri lati oscuri .. >>, ( tanto più poi che per loro : << .. Piacere e felicità si devono meritare e guadagnare .. >> ).
Sono inoltre gelosi e competitivi nei confronti di presunti rivali e, avendo difficoltà ad accettare che  nell’uomo coesistano aspetti diversi, una : << .. Volta che hanno visto del buono in una persona .. >>, sperano incrollabilmente di correggerlo.
Se sono innamorati : << .. Il muro difensivo del giudizio è assente per lunghi periodi .. >>, ma : << .. Se perdono il contatto con ciò che vogliono realmente dal rapporto, o se iniziano a sentirsi mi­nacciati o gelosi, ritorna prepotente la critica alle manchevolezze dell'altro. In questo caso hanno bisogno di uno sfogo per le frustrazioni represse e tendono a tenere sotto osservazione i gesti del compagno, facendo sforzi rabbiosi per immobilizzarlo e costringerlo a comportarsi in un certo modo .. >>, ( cosa che fa si che questi spesso si senta soffocato e umiliato ).
Se ciò risulta vano si persuade pessimisticamente della irrimediabilità della rottura del suo rapporto e un tale pensiero lo fa spesso decidere di : << .. Farla finita subito  prima .. >>, d’essere troppo coinvolto.
In : << .. Genere gli Uno non sono consapevoli dell’intensità della propria rabbia e di esprimere i loro giudizi in modi non verbali, né del fatto che la violenza delle loro critiche può davvero ferire. .. >>.
Rohr ed Ebert[5] affermano che l’1 : << .. S’innamora volentieri di una persona che ai suoi occhi è completa .. >>, ma non appena quella mostra i propri : << .. Lati deboli .. >>, comincia a criticarlo : << .. In modo di cambiarlo .. >>. Se quella si sforza di farlo perdona tutto, altrimenti non mostra alcuna : << .. Comprensione .. >>. Del resto sono tipi che : << .. Possono perdonare ma difficilmente dimenticano .. >>, e allorché in crisi scaricano la propria ira : << .. Sui propri figli, sul proprio coniuge o sulla casa in disordine. .. >>.
Sempre secondo i due autori : << .. Devono smettere di volere tutto o niente. .. >>.




[1] Claudio Naranjo, Gli Enneatipi in psicoterapia, Roma 2003, Casa Editrice Astrolabio – Ubaldini Editore
[2] Klausbernd Vollmar, Il segreto dell’Enneagramma, Macro Edizioni, Diegaro di Cesena ( FC ), 1999
[3] Andrea Rognoni, L’Enneagramma, Milano 1997, De Vecchi
[4] Helen Palmer, L’Enneagramma, Roma 1996, Astrolabio
[5] Richard Rohr e Andreas Ebert, Scoprire l’Enneagramma, San Paolo, Cinisello Balsamo ( MI ), 1993

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