Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

domenica 12 aprile 2020

Sulle nocche


 
In Medio Oriente stringere la mano a una donna accarezzandole le nocche con il pollice è considerato una sorta di “ esplorazione “ dell’interesse della signora nei confronti di quel maschio e ciò dato che il pollice in questo caso è inteso, e si spera che venga egualmente avvertito, come una specie di fallo.
Presso le culture arabe è invece usato baciarsi le nocche della mano destra e poi ruotarla in modo tale che il palmo sia ri­volto verso l'alto, gli occhi al cielo. Il gesto simboleggerebbe l’invio di un segno di amore alla Divinità.
In Turchia invece colpire le nocche di una mano col pugno dell’altra indica il voler sfidare l’interlocutore.
Nel Regno Unito e in Olanda è in uso toccare con la mano qualsiasi superficie di  legno a titolo di scongiuro dicendo nel contempo : << Tocco legno >>. In molti altri paesi, compreso l’Italia lo stesso effetto si pensa sia ottenibile toccando un qualunque oggetto di metallo e questo, sia per il valore e la resistenza di quel materiale, sia perché questa sostanza si ottiene trasformando una materia grezza in una maniera che in passato aveva una valenza magica, data la sua inspiegabilità razionale.
Nei paesi sopracitati invece è preferito il legno in quanto in tempi pagani si riteneva che il toccare gli alberi di noce, grazie alle radici che discendevano fin negli inferi, placasse la volontà degli spiriti maligni di distruggere per invidia quanto di buono accadeva a ogni singolo. I Cristiani modificarono la pratica imponendo agl’individui il tocco della croce cristiana onde ottenere la medesima protezione, mentre con il tempo, generalizzandosi l’uso e perdendosi la consapevolezza del suo significato originario, ci si abituò a credere che toccando qualunque tipo di legno si potesse scongiurare lo zampino malefico della malasorte nelle proprie vicende.
In Indonesia, a quanto pare è in uso appoggiare le nocche della mano sotto il mento e sfregarle in avanti, a significare che si attribuisce la colpa del malfatto all’altro.

b ) Riferimenti bibliografici

Desmond Morris, I gesti nel mondo,  Milano 1995, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A

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