Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

venerdì 6 settembre 2019

Breve storia dei nei




Nei secoli passati gli esiti di malattie lasciavano spesso inestetiche cicatrici nel volto e, mancando una qualsiasi forma di chirurgia plastica si cominciò a nascondere le deturpazioni con nei artificiali. Ben presto la cosa divenne di moda nelle classi nobiliari e questo al punto che cominciarono ad adoperarne di forme diverse ( stelle, mezzelune, eccetera ). A Londra il metterli sulla guancia sinistra divenne distintivo dei tories e dei whigs su quella destra. Alla corte di Luigi XIV, addirittura, a seconda di dove la persona se li metteva ( in fronte, all’angolo dell’occhio, nel naso e così via ), le venivano attribuiti particolari qualità estetiche o simboliche.

a ) Riferimenti bibliografici


Desmond Morris, L’uomo e i suoi gesti, Milano, V edizione 1987, Arnoldo Mondadori Editore S.p.A.


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