Perché l'uso del concetto di Paideia e di Cultura a 360°

Perché l'uso del concetto di Paideia e di cultura a 360°

Dall'iniziale esaltazione dell'aretè, ovvero il culto del coraggio, della valenza fisica e dell'astuzia, gli uomini di cultura e i politici greci vennero man mano delineando una più complessa idea di uomo valente. Costui infatti, accanto al coltivare l'àristoi, ossia l'essere prode, doveva curare : << .. Il padroneggiamento della parola ( .. ) qual segno della sovranità della mente .. >>, ( Werner Jaeger, Paideia, Milano II Edizione Bompiani Pensiero Occidentale 2011, RCS Libri S. p. A. ). E' così che il concetto greco di Paideia prese la sua forma definitiva.

Da allora sono passati più di 2000 anni ma la bellezza e il fascino della visione di come quei " grandi " ritenevano dovesse essere l'uomo ideale non solo non è sorpassata ma, stante la decadenza della nostra Società, è quanto mai attuale.

Ed egualmente fondamentale, oggi come allora è la determinazione delle qualità, virtù ed abilità che il soggetto d'elite debba aver maturato. Doti e nozioni che a mio parere possono rilevarsi soltanto cominciando a pubblicizzare e studiare quanto di meglio i ricercatori scientifici e i nostri " geni " abbiano scoperto nei loro studi attorno all'uomo e alla società.

.. Quanto al resto .. E' solo ciccia! ..

mercoledì 1 febbraio 2017

Il Tipo 5 dell'Enneagramma, detto anche Osservatore : primo paragrafo


Le origini





A detta di Naranjo[1] invero è la madre il genitore con cui il futuro Osservatore ha avuto il rapporto peggiore. Spesso infatti, prosegue il celebre autore, il 5 ha avuto a che fare con una genitrice : << .. “ Divorante, invadente o troppo manipolativa “. .. >>. Soventemente poi  il quadro è stato complicato dall’essere : << .. Un figlio unico .. >>, il cui padre era : << .. “ Distante “ o la madre, per gelosia .. >>, interferiva : << .. Con i rapporti che il bambino .. >>, aveva con lui. Cosa che lo ha fatto concludere che : << .. Le persone non danno amore e che è un “ pessimo affare “ mettersi in relazione con gli altri perché quel poco di amore che essi offrono ha intenti manipolativi e sottintende l’aspettativa di ricevere troppo in cambio. .. >>. Così, mentre in una situazione del genere la : << .. Reazione emotiva del 4 è quella del lutto per una perdita, il tipo Cinque .. >>, che : << .. Sente un vuoto ma non sa cosa gli manchi .. >>, si : << .. Organizza cercando di non aver bisogno degli altri .. >>, e opera : << ..  All’insegna del risparmio delle proprie risorse. .. >>.

<< .. Come sappiamo dalle ricerche sulla schizofrenia, lo schizoide ha avuto un genitore a sua volta schizoide. Conosco una persona che ha avuto entrambi i genitori schizoidi .. >>. Oppure : << .. Un genitore Sei .. >>, troppo coercitivo, che ha sfuggito isolandosi in se stesso o andandosene fisicamente.

Rognoni[2] spiega che da piccolo il 5 : << .. Ha accettato la compagnia di quanti gli garantivano un’amicizia seria e fruttuosa e mostravano la capacità di tener dietro alle sue attività – per così dire - precocemente intellettuali .. >>, ( probabile collezionista : << .. Di vari ogget­ti : dai francobolli alle cartoline, dagli insetti alle foglie .. >> ).

Nelle scuole primarie : << .. Studiava più del necessario e approfondiva di sua iniziativa le spiegazioni fornite dagli insegnanti .. >>, ma ciò nonostante : << .. Non è mai stato considerato il " primo della classe " perché ha sempre evita­to di mettersi in mostra. Gli insegnanti, peraltro, l'hanno sempre ritenuto un calcolatore; dalla sua ritrosia hanno dedotto che fosse superbo e che per que­sto motivo rifiutasse di offrire collaborazione ai compagni.

I risultati scolastici migliori sono venuti con le medie superiori e, quindi, con il passaggio all'adolescenza. In questa fase la matu­rità del giovane tipo cinque è stata apprezzata da educatori e in­segnanti ed egli ha potuto dare libero sfogo al proprio desiderio di conoscere, di riflettere in solitudine. .. >>.







[1] Claudio Naranjo, Carattere e nevrosi, Roma 1996, Astrolabio
[2] Andrea Rognoni, L’Enneagramma, Milano 1997, De Vecchi

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